Paziente di 44 anni di sesso femminile lamenta dolore, tumefazione e rigidità articolare mano destra, polsi e ginocchia da più di 10 mesi; riceve diagnosi di artrite reumatoide (fattore reumatoide positivo e valori elevati di anticorpi anti-CCP) e inizia trattamento con terapie convenzionali con riduzione della sintomatologia alle mani e ai polsi. Alla visita di controllo dopo essere passata al trattamento con anti-TNF, presenta ancora dolore e tumefazione alle articolazioni delle ginocchia, soprattutto la destra e durante la stagione calda. L’esame ecografico rivela “effusione, ispessimento sinoviale e segno del doppio contorno delle cartilagini del ginocchio destro”.
Risposta sbagliata. L'opzione corretta era SI.
Nonostante la coesistenza di artrite reumatoide (AR) e gotta sia ritenuta rara, diverse evidenze indicano che le due condizioni non sono mutualmente esclusive e che siano più comuni di quanto si pensi.
Già nel 2007, il Rocheseter Epidemiology Project rivelava una prevalenza cumulativa a 25 anni di gotta maggiore del 5% nei pazienti con artrite reumatoide e studi più recenti mostrano che la deposizione intrarticolare di cristalli di urato monosodico è rilevabile in una quota significativa di pazienti con AR.
Complessivamente i risultati di questi studi, oltre ad evidenziare errori di classificazione delle due patologie, ha ulteriori e importanti implicazioni cliniche. In primo luogo, l’iperuricemia potrebbe assumere un valore prognostico di malattia cardiovascolare e malattia renale anche nei pazienti con AR, oltre che in quelli con gotta. Acido urico e cristalli di urato agiscono come induttori di un processo pro-infiammatorio che si concretizza in un aumento del rischio cardiovascolare nei pazienti con gotta 2 volte superiore, per morbilità e mortalità, rispetto alla popolazione generale. Inoltre, l’iperuricemia nei pazienti con AR è risultata strettamente correlata con alterazioni della funzionalità renale, è stata associata a patologia vascolare periferica e sembra associarsi alla mortalità nei pazienti con AR rispetto ai pazienti senza AR.
Diversi fattori possono aver portato alla sottostima della gotta nei pazienti con AR: l’infiammazione poliarticolare nell’AR prevale sui sintomi atipici della gotta; i trattamenti convenzionali dell’AR possono prevenire gli episodi di artrite gottosa; e in ultimo, solo di recente l’impiego della DECT (TC a doppia fonte di energia) ha consentito di apprezzare l’impatto della gotta anche nei pazienti con AR.
Bibliografia
- Zhao G, Wang X, Fu P. Recognition of gout in rheumatoid arthritis: A case report. Medicine (Baltimore). 2018;97(50):e13540.
- Chiou A, England BR, Sayles H, et al. Coexistent hyperuricemia and gout in rheumatoid arthritis: associations with comorbidities, disease activity, and mortality. Arthritis Care Res (Hoboken). 2020;72(7):950-958.