Risposta sbagliata. L'opzione corretta era VERO.
La pazienti che presentano una remissione clinica/bassa attività di malattia hanno un decorso di gravidanza e un outcome perinatale migliore rispetto alle donne con malattia attiva.
Pertanto è essenziale che la decisione di intraprendere una gravidanza sia condivisa e pianificata tra paziente e specialista reumatologo e ginecologo al fine di ridurre al minimo i rischi per la madre e il bambino.
La corretta gestione terapeutica di questo particolare periodo infatti implica da una parte la necessità di prevenire riattivazioni di malattia che esporrebbero madre e bambino ad un aumentato rischio di complicanze, e dall’altra quella di ridurre al minimo il rischio di esposizione del feto a farmaci dannosi.
In alcuni casi questo significa rimandare la gravidanza fino a che la paziente non abbia una malattia ben controllata, altre volte significa mantenere le terapie immunosoppressive in atto perchè non dannose, infine in alcuni casi significa interrompere i farmaci immunosoppressori in corso, anche con molto anticipo rispetto al concepimento, sostituendoli con altri piu sicuri.
Bibliografia
- 2020 American College of Rheumatology Guideline for the Management of Reproductive Health in Rheumatic and Musculoskeletal Diseases. Lisa R. Sammaritano et al Arthritis & Rheumatology 2020
- The EULAR points to consider for use of antirheumatic drugs before pregnancy, and during pregnancy and lactation. Carina Gotestam Skorpen et al. Ann Rheum Dis 2016
- Antirheumatic medications in pregnancy and breastfeeding Birru Talabi et al. Curr Op Rheum 2020
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