La sindrome da rilascio di citochine (CRS) e lo sviluppo di sintomi neurologici sono le tossicità specifiche associate a CAR-T.
La CRS è la tossicità più rilevante, con circa un terzo dei pazienti trattati che necessitano di essere gestiti in terapia intensiva. È caratterizzata inizialmente da sintomi simil-influenzali (febbre, mialgie, debolezza generalizzata) e in seguito, tachicardia, ipotensione, ipossia fino a insufficienza multiorgano. La CRS dipende dall’intensa e generalizzata attivazione della risposta immunitaria a seguito dell’infusione dei linfociti T modificati e dal rilascio di citochine infiammatorie derivanti da monociti, macrofagi e cellule endoteliali tra cui IL-1, IL-6, IFN-γ e GM-CSF.
La CRS insorge dal primo al 14esimo giorno dopo l’infusione e può durare da 1 a 10 giorni, anche se sono stati descritti casi a insorgenza tardiva.
L’ICANS (sindrome da neurotossicità associata alle cellule effettrici della risposta immune) è la seconda tossicità comune dopo terapia CAR-T, con un’incidenza variabile tra il 12 e il 55% dei pazienti trattati. Di solito si manifesta dopo 4-6 giorni dall’infusione, con sintomi che durano da 5 a 13 giorni e si risolve in un arco temporale di 3-8 settimane. Può svilupparsi in assenza di CRS anche se è più grave nei pazienti che hanno sviluppato CRS. I sintomi includono: encefalopatia con comparsa di tremore, difficoltà di concentrazione, afasia, agitazione, delirio, convulsioni, ed edema cerebrale. Anche il mal di testa, ancorché sintomo aspecifico, è molto comune. Nonostante non sia chiaro il meccanismo fisiopatologico che determina ICANS, elevati livelli di IL-6, IL-1RA, IL-2RA, IL-1, IL-2, IL-8, IL-10, IL-15, IFN-γ e GM-CSF sono associati ai casi più gravi.
Bibliografia
- Tallantyre EC, et al. Neurological updates: neurological complications of CAR-T therapy. J Neurol. 2021;268(4):1544-1554.