Andrea Picchianti Diamanti, U.O.C. Medicina Interna, Dipartimento di Medicina Clinica e Molecolare, Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant’Andrea, Roma
I pazienti affetti da artrite reumatoide (AR) presentano una prevalenza significativamente maggiore di diabete di tipo 2 rispetto alla popolazione generale. L’interleuchina (IL)-1β è ormai considerata un denominatore patogenetico comune a queste due affezioni morbose.
Nello studio clinico randomizzato controllato multicentrico TRACK, pazienti con concomitante AR e diabete erano stati randomizzati al trattamento con anakinra (antagonista del recettore dell'IL‐1 umano ricombinante) o con un agente inibitore del TNF-alfa.
Dopo 6 mesi di trattamento anakinra aveva indotto un significativo miglioramento dell’attività di malattia dell’AR espressa come DAS28, associato ad una significativa riduzione dell’emoglobina glicata (HbA1c%).
In questo articolo, gli Autori mostrano i risultati emersi da un’estensione del periodo di follow-up dello studio, al fine di valutare la persistenza dell’efficacia di anakinra nel miglioramento di questi parametri infiammatori e metabolici.
Dopo un periodo di follow-up totale medio di 18 mesi, sia il gruppo di pazienti (n=14) trattati con anti-TNF che quello in terapia con anakinra (n=15) hanno mostrato una persistente riduzione dell’attività di malattia, in maniera sostanzialmente sovrapponibile tra i due gruppi (DAS28: 2.59±1.01 vs. 2.88±0.91; p=0.109).
Una percentuale significativamente maggiore di pazienti trattati con anakinra ha potuto sospendere la terapia con corticosteroidi e ridurre la terapia con ipoglicemizzanti orali rispetto a quelli in trattamento con anti-TNF-alfa (53.3% vs. 28.6%; p=0.004; 53.3% vs. 7.1%; p=0.008).
Non sono emerse invece differenze significative tra i due gruppi riguardo la riduzione dell’HbA1c% (6.60±0.52 vs. 6.79±0.43; p=0.291). Si è osservata una correlazione significativa tra HbA1c%, DAS28 e proteina C-reattiva. Per quanto concerne il profilo di sicurezza, non sono stati osservati eventi avversi maggiori in ambo i gruppi.
In conclusione, i risultati di questa fase di estensione dello studio TRACK suggeriscono che nei pazienti con concomitante AR e diabete di tipo 2, i benefici sull’impatto metabolico e sull’attività di malattia ottenuti con anakinra persistono dopo 18 mesi di follow-up.
Tuttavia, considerata la ridotta popolazione in studio, questi dati necessitano di ulteriori conferme da studi su più ampie casistiche.