JAMA. 2021;325(9):855-864.
Claudia Bracaglia, U.O.C. di Reumatologia, IRCCS Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Roma
La sindrome infiammatoria multisistemica (MIS-C) è la complicanza pediatrica più grave, e potenzialmente fatale, associata all’infezione da coronavirus 2 e il trattamento ottimale non è ancora chiaro.
In questo lavoro retrospettivo, gli autori hanno comparato l’efficacia delle immunoglobuline endovena (IVIG) associate al metilprednisolone rispetto alle IVIG utilizzate da sole nel trattamento iniziale della MIS-C in una coorte di pazienti con diagnosi di MIS-C confermata secondo la definizione dell’Organizzazione mondiale della sanità (WHO).
Sono stati retrospettivamente arruolati 181 bambini dal primo aprile 2020 al 6 gennaio 2021, 70 sono stati esclusi o per mancanza di dati (38) o perché non rispettavano i criteri WHO (32) e 5 sono stati esclusi perché non avevano ricevuto nessuno dei due trattamenti. Dei rimanenti 106 bambini, di età media di 8,6 anni e per la metà femmine, 34 hanno ricevuto IVIG più metilprednisolone e 72 solo IVIG.
L'outcome primario dello studio, per la definizione del fallimento terapeutico, era la persistenza della febbre 2 giorni dopo l'introduzione della terapia iniziale o la recrudescenza della febbre entro 7 giorni.
L’outcome secondario includeva l’introduzione di una terapia di seconda linea, la necessità di supporto emodinamico, la disfunzione ventricolare sinistra acuta dopo la terapia di prima linea e la durata della permanenza in terapia intensiva pediatrica.
L’uso di IVIG associate al metilprednisolone si è dimostrato essere associato ad un minore fallimento terapeutico, ossia solo il 9% dei bambini trattati con IVIG più metilprednisolone non ha risposto al trattamento mentre, di quelli trattati solo con IVIG, non ha risposto il 38%.
I bambini trattati con IVIG più metilprednisolone hanno avuto minore necessità di una terapia di seconda linea (9%) rispetto a quelli trattati solo con IVIG (31%) e un minor rischio di disfunzione ventricolare sinistra acuta e di supporto emodinamico. Inoltre, anche la durata del ricovero in terapia intensiva pediatrica è stata significativamente più breve tra quelli trattati con IVIG più metilprednisolone rispetto a quelli trattati solo con IVIG.
Da questo studio quindi emerge che nei bambini con MIS-C il trattamento con IVIG più metilprednisolone si è dimostrato essere associato ad un decorso più favorevole della febbre rispetto al trattamento con le sole IVIG. Inoltre la terapia combinata, IVIG più metilprednisolone, si è dimostrata essere associata a complicanze acute meno gravi e a minor necessità di supporto emodinamico.
I risultati del presente studio suggeriscono dunque che anche i glucocorticoidi sono utili nel trattamento della MIS-C, in quanto agiscono verosimilmente come potente inibitore dell’infiammazione indotta da SARS-CoV-2.
Sebbene questo studio utilizzi i dati di un registro di sorveglianza nazionale - e questa è la sua forza - ha il grande limite di non essere un trial randomizzato ma uno studio osservazionale. Il messaggio che ne emerge è certamente di grande importanza, tuttavia sono necessari ulteriori sudi per comprendere il meccanismo alla base dei possibili effetti dei glucocorticoidi sulla MIS-C e sulle forme gravi di COVID-19.