Research | Scientific Literature
Research | Scientific Literature

Scientific Literature

Research | Scientific Literature

Medicina InternaReumatologia

Impatto della malattia mentale nei pazienti con artrite reumatoide: colpa dell’infiammazione?

Gennaio 2021

Aumentano le evidenze a favore dell’ipotesi che lo stato infiammatorio cronico possa condizionare direttamente la salute mentale dei pazienti con artrite reumatoide.

Rheumatol Ther. 2020;7(3):457-471.

Andrea Picchianti Diamanti, U.O.C. Medicina Interna, Dipartimento di Medicina Clinica e Molecolare, Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant’Andrea, Roma

 

In questa recente revisione della letteratura viene descritto l’impatto della comorbidità mentale nei pazienti affetti da artrite reumatoide (AR).

La prevalenza di un disturbo depressivo maggiore nei pazienti affetti da AR è riportata intorno al 17%, un valore circa doppio rispetto alla popolazione generale, e costituisce la più comune problematica riguardante la salute mentale in questi soggetti. Al disturbo depressivo, si possono associare altre manifestazioni quali ansia, stanchezza e disturbi del sonno. La relazione tra depressione e infiammazione cronica in questi pazienti è complessa e bidirezionale. Disturbi depressivo/ansiosi possono infatti emergere secondariamente all’impatto psicologico del dover convivere con una malattia cronica che condiziona fortemente la qualità di vita, inizialmente a causa del dolore, della rigidità articolare, della fatigue e successivamente per l’instaurarsi di disabilità legate alla limitazione funzionale e al logorarsi delle strategie di coping.

Tuttavia, è stato ipotizzato che la depressione possa anche essere indotta dal persistere di uno stato infiammatorio cronico e quindi da aumentati livelli di mediatori della flogosi quali la proteina C-reattiva (PCR) e citochine pro-infiammatorie che giocano un ruolo centrale nella patogenesi dell’AR, tra cui l’interleuchina IL6, il TNF-alpha e l’IL1. Diversi dati in letteratura supportano questa ipotesi. E’ stato dimostrato infatti che i pazienti affetti da depressione e ansia presentano aumentati livelli sierici di queste citochine e di PCR; elevati livelli di IL6 possono indurre una disregolazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene che correla con disturbi ansioso/depressivi nei pazienti affetti da AR; infine aumentati livelli di IL6 nel liquido cefalorachidiano si associano ad un maggior rischio di tentativi di suicidio nei pazienti depressi. La diagnosi precoce di disturbi ansioso/depressivi nei pazienti affetti da AR attraverso, l’utilizzo di questionari di screening web-based quali la Depressive and Anxiety Symptoms Scale, sarebbe pertanto molto utile per adottare un approccio terapeutico e strategie di supporto psicologico più mirate ed efficaci.

Vai aVai al lavoro

×

inflammology.org

×

Contatti

Effetti srl

Via G.B. Giorgini 16 - 20151 Milano
email: effetti@effetti.it
web: www.effetti.it - www.makevent.it

Chiudi

×

Password dimenticata

Password dimenticata

Indirizzo email non valido

Password dimenticata

Inserisca il suo indirizzo email. Riceverà un messaggio con il link per effettuare il reset della password.