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Medicina Interna

L’aumento di infiammazione e disfunzione delle isole caratterizza il prediabete

Novembre 2020

L'infiammazione e la disfunzione delle isole possono essere più significative di quanto originariamente pensato nei soggetti con prediabete. Questi ultimi, anziché essere in uno stato normale prima che si manifesti il diabete, sarebbero in realtà già in una condizione di diabete precoce simile a quella di T2D manifesto.

Diabetes Metab Res Rev. 2020;e3405.

Giorgio Sesti, Dipartimento di Medicina Clinica e Molecolare, Sapienza Università di Roma

 

Diverse evidenze suggeriscono che l'infiammazione causata dalle citochine proinfiammatorie interleuchina‐1 beta (IL‐1β), tumor necrosis factor‐α (TNF‐α) e interleuchina‐6 (IL6) hanno un ruolo nello sviluppo del diabete tipo 2. Recentemente, alcuni studi hanno dimostrato un incremento dei livelli dei marcatori infiammatori anche nelle persone con prediabete. IL1β è un noto modulatore del sistema immunitario attivato dai macrofagi che può ridurre la secrezione di insulina e influenzare la funzione delle cellule β pancreatiche. Le cellule immunitarie come i macrofagi possono essere una fonte di infiammazione nelle isole pancreatiche e svolgere un ruolo nello sviluppo di diabete tipo 2. I macrofagi includono le cellule M1 attivate che esprimono CD68, e le cellule M2 che esprimono CD163. I macrofagi M1 esprimono livelli aumentati di IL1β, TNFα, IL6 e chemokine monocyte chemoattractant protein1 (MCP1/CCL2). Diversi studi hanno riportato un aumento significativo delle isole infiltrate con cellule CD68+ e CD163 nei pazienti con diabete tipo 2 rispetto ai pazienti non diabetici. In questo studio, gli autori hanno dimostrato che i soggetti con prediabete hanno un aumento significativo dell'espressione genica e proteica di resistina, IL‐1β, TNFα, IL6 e MCP1 rispetto ai soggetti normali associato ad una ridotta risposta alla secrezione di insulina stimolata dal glucosio. Inoltre, i soggetti con prediabete hanno una diminuzione delle cellule CD163+ ma non delle cellule CD68+, suggerendo una diminuzione del livello di protezione antinfiammatoria. Questi dati indicano che i soggetti con prediabete hanno già un’attivazione dell'infiammazione a livello delle isole pancreatiche che precede l’insorgenza in diabete, aprendo così nuove prospettive terapeutiche basate su inibitori delle molecole infiammatorie per prevenire o ritardare lo sviluppo di diabete tipo 2.

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